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I siti che vi presentiamo, già da qualche tempo in
internet, seppure collocati con domini gratuiti e non di facile
identificazione da parte dei navigatori in rete, sono già abbastanza seguiti.
Si pensi che il solo sito, riguardante la Storia della guerra civile nel
modenese, ha ricevuto ben oltre 15.000 visite, con collegamenti da decine di
nazioni di tutto il mondo. (richiamando google, ad esempio con al voce: guerra
civile nel modenese, si può arrivare senza
problemi al collegamento con il nostro sito fratricidio)
Purtroppo è solamente una persona che segue questo
lavoro, senza alcun collaboratore. Sono semplicemente un pensionato che, senza
mezzi, vivendo della sola pensione dello stato, dedica parte del suo tempo per
cercare di far conoscere all’opinione pubblica quello che è stato il nostro
passato, da quello lontano a quello recente. Non è molto costoso l’acquisto
dei domini www. che permettono ai
siti una visibilità maggiore, ma pur sempre bisogna versare delle cifre.
Inoltre l’impegno, anche se volontario, per tutti i collegamenti internet
hanno un costo non indifferente.
I siti che vi consiglio di visitare, per avere
conoscenza dell’impegno che richiedono, sono i seguenti:
http://xoomer.virgilio.it/fratricidio
http://xoomer.alice.it/mensiledimodena
http://xoomer.alice.it/modenasportiva
http://xoomer.alice.i/modenavistadadestra
Questi siti vogliono riportare le opinioni, le idee
e le iniziative di tutti coloro che non sono schierati con il potere rosso,
che dal 1945 ad oggi domina impunemente in tutti i gangli della società
modenese. Le amministrazioni, il mondo imprenditoriale, le banche, la
magistratura molta parte del mondo dello sport (vedi le polisportive) sono
colluse con i comunisti di sempre, che si chiamino PCI, PDS, DS o PD:
sono loro, e i loro servitorelli, che fanno il bello e il cattivo tempo sul
nostro territorio. A Modena tutto passa attraverso la regia degli uomini di un
regime che si rifà, nella gestione, al mondo comunista e approfitta del mondo
capitalistico, per trarne tutti i vantaggi economici. Non per niente l'impero
delle cooperative rosse e dell'Unipol è di marca modenese.
E' difficile spezzare questo regime monopolistico
che ha invischiato nella sua rete anche coloro che, o per nascita, o per
ragioni economiche e molti anche culturalmente o ideologicamente erano
schierati su opposte barricate. Il mondo borghese modenese, con la sua
Università, con gli imprenditori, e tanti professionisti, si sono
dovuti sottomettere alla legge del più forte. Se vuoi lavorare, in qualsiasi
settore, devi essere schierato con loro, altrimenti è la morte civile.
I pochi oppositori, sono mosche rare. Le cosiddette
minoranze non svolgono a fondo il loro dovere di controllo sull'operato della
maggioranza.
Chiunque, su questi liberissimi e
indipendentissimi siti, può esprimere la propria idea. Chiediamo
veramente la collaborazione da parte di chi ha ancora un pò di coraggio per
contrastare lo strapotere rosso nel modenese. Chiediamo solamente correttezza
verbale ed onestà intellettuale.
Se ritieni che queste voci, anche se collocate in
rete, possano dare un contributo alla ricerca di un cambiamento della
fossilizzata società modenese, ti preghiamo di aiutarci e con l’invio di
articoli e fotografie, e con l’eventuale appoggio economico versandoci un
contributo. Questo può avvenire tramite contatto attraverso e mail, per
prendere accordi, per un incontro diretto o per un colloquio telefonico.
Se questo accadrà, si avrà la possibilità di
continuare su questa strada ed ovviamente cercare anche i miglioramenti,
altrimenti, se l’appello cadrà nel vuoto, sarò costretto ad autocensurarmi,
con la chiusura di questi siti ai quali ho dedicato tempo e denaro.
Per contatti:
Colgo l’occasione per inviare i miei più
cordiali saluti ai lettori di questo sfogo.